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Lettere dall’Angelo custode

Ci vorrebbe un’intera app dedicata ad illustrare i cimeli conservati nel Museo del Palazzo Malatestiano per cui ci limiteremo a raccontare due curiosità.

La prima riguarda il poeta Ezra Pound che nella raccolta dei Cantos cita Fano diverse volte e si addentra anche in considerazioni sull a storia fanese.

Il poeta sembra aver visitato la città tanto da scrivere nel Cantos XI che nella sala lunga sopra gli archi, verosimilmente del Palazzo Malatestiano, c’è la scritta “Sub annulo piscatoris, palatium seu curiam olim de Malatestis”. Tale scritta, sebbene le ricerche, non è mai stata individuata.

Nel Cantos XXX Pound celebra lo stampatore ebreo Girolamo Soncino che nell’edizione delle opere in volgare del Petrarca, pubblicate a Fano nel 1503, ricorda il suo incisore Francesco Griffo, vero ideatore dei caratteri a stampa mobili corsivi a discapito del famoso Aldo Manuzio.

Anche il secondo aneddoto riguarda uno scrittore straniero.

Nel 1848 il poeta inglese Robert Browning di passaggio a Fano rimase estasiato dal dipinto dell’Angelo custode di Guercino, tanto da comporre la poesia The guardian angel, pubblicata nella raccolta Men and Women (1855).

Numerosi furono gli intellettuali che incuriositi giunsero a Fano per ammirare il capolavoro, tra questi anche William Lyon Phels, un professore di Yale, e sua moglie. Giunto in città il 7 aprile 1912 decise di fondare il Fano Club, con sede a Waco (Texas), per farne parte è sufficiente fare tre cose: visitare Fano, vedere il dipinto, inviare al club una cartolina del quadro con il timbro postale di Fano.

I due coniugi per promuovere l’iniziativa acquistarono settantacinque cartoline e le spedirono a diversi amici in America, ma queste cartoline non arrivarono mai: furono infatti imbarcate sulla nave Titanic.