.11RF
El dialet fanes

Lo stadio di calcio Raffaele Mancini, sede dell’Alma Fano, rappresenta un forte elemento identitario con la città di Fano. Dentro vi sono tutti quegli elementi sociali che caratterizzano gli stadi italiani minori: dalla faziosità campanilistica alla mitizzazione del folclore locale.

Un forte elemento di coesione è l’uso del dialetto fanese e delle sue tipiche espressioni, celebrate anche da una celebre band che ha fatto dell’amore per il calcio, il dialetto, Fano e lo spirito di fratellanza i motivi ricorrenti delle sue canzoni, la Borghetti Bugarond Band.

Numerosi e controversi i tentativi filologici per dare una spiegazione alle espressioni dialettali più comuni. Pur sapendo di sottoporci a una pioggia di critiche proviamo a fare delle ipotesi.

Se nel resto d’Italia una persona “Geniale” è identificata come intelligente, a Fano significa che è simpatica. Questa interpretazione deriva direttamente dal latino, tra i diversi più rari del termine c’è l’affinità di spirito.

Una persona gradassa viene definita “Vulon”, termine che deriva dagli editti francesi durante la dominazione napoleonica, cioè “Vogliamo”. La maschera tradizionale del Carnevale, un soldato fanfarone, si chiama appunto Vulon.

Mille ipotesi sull’espressione “Vieni oltre”, avvicinati, che in italiano non ha senso perché non vie nulla di fisico da oltrepassare. Potrebbe anche questa un’espressione di derivazione francese, forse un’errata interpretazione dell’espressione degli editti “Inoltre”, cioè “En outre”, o più verosimilmente “”Vien outre moi” cioè “”Vieni appresso”.

Abbiamo lasciato per ultimo l’intercalare “ciò”, molto simile come pronuncia a quello veneziano che deriva dalla seconda persona dell”imperativo friuliano “cioli”, ovvero prendere. L’uso è piuttosto analogo anche se l’espressione rafforzativa fanese più colorita, “ciò cas” riapre l’ennesima proposta di derivazione francese.

Tra i termini d’oltralpe che richiamano maggiormente dal punto di vista fonetico l’espressione ciò è la pronuncia della parola “queue”, coda, che ha tra i significati secondari anche il membro sessuale maschile.