.10RF
Il fascino del volo

Il campo d’aviazione costituisce il più esteso polmone verde della città ed è sede di svariate iniziative sociali e sportive.

L’aeroporto ospita corsi di volo e paracadutismo che richiamano un bacino di utenza nazionale.

Sembra esserci un rapporto particolare tra i fanesi e la storia dell’aviazione.

In Biblioteca Federiciana sono conservati ad esempio un diario redatto dalla contessa Castracane in cui si menziona la sua esperienza a Parigi da testimone dei primi voli dei fratelli Montgolfier, un trattato del 1810 di salvatore Betti su una bizzarra macchina volante azionata con la forza muscolare.

Assai note sono le immagini in epoca fascista delle visite di Benito Mussolini all’aeroporto, all’epoca ritenuto strategico anche dal punto di vista bellico.

Divenuto leggendario anche il “Furto della Cicogna” ovvero di un piccolo aereo utilizzato nella seconda guerra mondiale da parte di un gruppo di abitanti della frazione di Bellocchi.

La struttura aeroportuale celebra oltre un secolo di vita, già nel 1917 fu costruita una pista di atterraggio su indicazione della Direzione Tecnica dell’Aviazione Militare di Torino per offrire un punto di appoggio ai velivoli di passaggio verso il fronte austriaco durante il primo conflitto mondiale.